sabato 21 maggio 2011

Meditazioni

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Per amor di Sion io non tacerò, per amor di Gerusalemme io non mi darò posa, finché la sua giustizia non spunti come l' aurora, la sua salvezza come una fiaccola fiammeggiante. Allora le nazioni vedranno la tua giustizia, tutti i re la tua gloria; sarai chiamata con un nome nuovo, che la bocca del SIGNORE pronunzierà; sarai una splendida corona in mano al SIGNORE, un turbante regale nel palmo del tuo Dio. Non sarai chiamata più Abbandonata, la tua terra non sarà più detta Desolazione, ma tu sarai chiamata La mia delizia è in lei, e la tua terra Maritata; poiché il SIGNORE si compiacerà in te, la tua terra avrà uno sposo. Come un giovane sposa una vergine, così i tuoi figli sposeranno te; come la sposa è la gioia dello sposo, così tu sarai la gioia del tuo Dio. Sulle tue mura, Gerusalemme, io ho posto delle sentinelle; non taceranno mai, né giorno né notte. Voi che destate il ricordo del SIGNORE, non abbiate riposo, non date riposo a lui, finché egli non abbia ristabilito Gerusalemme, finché non abbia fatto di lei la lode di tutta la terra.

 

Isaia 62: 1-7


 

Questi versetti hanno introdotto la riunione del 20 maggio del gruppo giovani. I versetti sono stati scelti in quanto poco prima della riunione avevo partecipato ad un incontro di preghiera per la giornata dell’indipendenza del Cameroun. In quella sede sono stati proprio questi versetti ad aprire la meditazione. Ne approfitto per ringraziare con tutto il cuore i fratelli che mi hanno accolto e fatto partecipare insieme a loro a questo importante momento. Mi auguro che in futuro ci saranno altre occasioni per meditare insieme perché la gloria del nostro Signore è più forte di qualsiasi differenza culturale e tutte e tutti noi siamo suoi figli amati. Ho trovato questo passo biblico anche molto adatto alla situazione attuale italiana. In un momento che si prevede di grandi cambiamenti credo che noi abbiamo il dovere di agire da sentinelle affinché chi ci governa non vada contro i principi di amore, di accoglienza e di rispetto per il nostro prossimo. Se siamo davvero sentinelle del Regno di Dio dobbiamo urlare forte contro tutte le ingiustizie che vediamo intorno a noi.

 

Stefano Bertuzzi




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