domenica 1 febbraio 2009

Conclusione della discussione sulla laicità

Sabato 24 abbiamo concluso la discussione sulla definizione di laicità andando ad analizzare i due ultimi punti, o meglio le due definizioni, rimanenti. Come al solito la discussione è stata particolarmente animata ma pienissima di idee e di spunti riflessivi!

Riportiamo il verbale della riunione, che riassume brevemente quasi due ore di accesa, ma pacifica, discussione!!!




Nel corso dell’incontro che si é tenuto sabato 24 gennaio 2009 abbiamo portato a termine questa fase dell’argomento sulla laicitá.



Dopo una riflessione introduttiva in cui si é discusso sulla mitologia dello Stato laico come conseguneza dell’Illuminismo e sul fatto che la consapevolezza culturale é uno dei nodi piú importanti quando si parla di laicitá, siamo passati all’analisi degli ultimi due criteri rimasti in sospeso dalla volta scorsa.



4. Per come é formulato il criterio in questione  vengono sollevati alcuni dubbi. Infatti le menzionate leggi ed ordinamenti si devono intendere come uniformati alla Carta Internazionale dei Diritti dell’Uomo, con tutti i limiti che la stessa prevede (origini giudaico-cristiane).

Nella moderna era del villaggio globale abbiamo in Europa svariate minoranze, anche numericamente consistenti, che non attribuiscono alla Carta nessun valore. Quindi: sulla base di quali principi si cercano i compromessi? Un’idea che sembra mettere tutti d’accordo é il principio di reciprocitá per cui, come quando noi andiamo in paese straniero ci adeguiamo e rispettiamo le regole vigenti, allora anche gli altri devono essere pronti a rispettare le nostre. Questo peró, in effetti, va a discapito della tutela della diversitá culturale e religiosa delle minoranze.



5. Anche sul quinto punto vengono solevate delle obiezioni in merito ai contenuti. Infatti vi si suppone una pretesa di veritá assoluta da parte del legislatore e, cosí formulato, potrebbe tranquillamente rispecchiare una visione fascista.

Inoltre, se le leggi non devono essere ispirate a dogmi o ideologie, a cosa devono essere ispirate? Anche in questo caso la percezione di Stato é di un apparato e non di una collettivitá di individui che, giustamente, punta ad avere sicurezza ed ordine.




Ora la discussione dovrà proseguire: come conciliare il nostro essere fedeli con i concetti precedentemente esposti di laicità? Questa è la domanda che ci guiderà nei prossimi incontri, per portarci, come sempre, più in là di quello che siamo in grado di immaginare!!!